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Sempre più investitori puntano sulle startup di robotica: ecco i trend, gli astri nascenti e la proposta di TOD System per il mercato | TOD System

Sempre più investitori puntano sulle startup di robotica: ecco i trend, gli astri nascenti e la proposta di TOD System per il mercato

In Europa, secondo Statista, al termine del 2023 le entrate nel mercato della robotica raggiungeranno i 9,89 miliardi di dollari.

Avete letto bene.

Nonostante le flessioni di mercato, il settore della robotica sta avanzando a passi da gigante in Europa con gli investimenti, soprattutto proprio nelle startup europee, che terranno il passo con il record fatto segnare nel 2021.

A suggerirlo sono sempre i numeri elaborati da Statista, secondo i quali si prevede che i ricavi mostreranno un tasso di crescita annuale (CAGR 2023-2028) del 3,42%, con un volume di mercato di 11,70 miliardi di dollari entro il 2028.

Dopotutto, con la minaccia incombente di una recessione, e con i costi energetici ai massimi storici, il settore industriale ha più che mai bisogno di automazione.

Quella dell’automazione, infatti, è l’unica strada percorribile per aggirare i grossi scogli che si parano sulla strada delle aziende di ogni dimensione: riduzione dei costi operativi e carenza di lavoratori altamente qualificati.

Le “vecchie” soluzioni di robotica tradizionale, inoltre, non rispondono più a molte delle esigenze delle aziende e, soprattutto, non sono perfettamente calzanti con le caratteristiche di molti magazzini, laboratori o fabbriche, impedendone l’implementazione per limiti strutturali e/o ambientali.

Anche per questo il  mercato della robotica, specialmente quello legato ai robot mobili autonomi, è in gran fermento.

Gli investitori, in tutto ciò, non sono rimasti certo a guardare e hanno raccolto questa crescente domanda, investendo denaro nelle startup di robotica in tutta Europa.

Gli investimenti in startup europee e le prospettive del mercato

Il mercato della robotica in Europa sta vivendo una crescita significativa, mentre i grandi fondi di investimento stanno puntando sempre di più su questa promettente industria. 

Negli ultimi quattro anni, infatti, il settore della robotica nel continente europeo ha sperimentato una rapida espansione, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 24% tra gennaio e settembre. 

Al contrario, Stati Uniti e Cina si trovano in una fase di stallo, con un modesto aumento dell’1% negli States e un incremento di appena il 3% in Cina.

Per comprendere il trend degli investimenti nelle aziende europee del settore robotico, basti invece pensare che questi, nel 2021, hanno raggiunto la cifra di 1,45 miliardi di dollari. Con un 2022 altrettanto promettente.

Durante lo scorso anno si è infatti registrato un ottimo dato di installazioni, con quasi 72.000 unità robotiche pari all’85% del totale di quelle vendute in Europa e con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. 

Ciò che rende ancora più interessante questa crescita è il cambio di atteggiamento da parte degli investitori: la robotica, un tempo considerata un settore di nicchia compreso solo da pochi investitori di venture capital, sta ora attraendo l’attenzione di investitori più generalisti.

Goldman Sachs, per fare un esempio, ha recentemente guidato uno dei più grandi round di investimento nel settore della robotica in Europa, con un serie D da 335 milioni di dollari per la società Exotec.

Nell’attuale panorama europeo della robotica, alcune startup si stanno inoltre distinguendo per la capacità di raccogliere ingenti finanziamenti, anche in paesi che non sono tradizionalmente al centro degli investimenti nel settore. 

L’esempio della francese Exotec è uno di questi, ma ci sarebbero da citare anche la britannica CMR Surgical, che ha ottenuto 600 milioni di dollari nel 2021. 

In Italia, invece, si distingue la MMI, che  ha raccolto 75 milioni di dollari nello stesso anno. E ancora, in Svizzera, la società Distalmotion ha raggiunto i 90 milioni di dollari nel 2022. 

La Germania, con una solida tradizione nel settore della robotica, vanta infine leader come Agile Robots, specializzata nello sviluppo di sistemi robotici intelligenti in grado di interagire con l’ambiente circostante, e Wandelbots, che produce software per l’addestramento dei robot.

Alla luce di queste tendenze, si prevede che la domanda di robotica continuerà a crescere, spinta dalla necessità di migliorare l’efficienza e ridurre i costi nel settore industriale, ma anche dalla sempre più critica carenza di personale qualificato.

In futuro, dunque, si prevede che i robot saranno integrati in intere catene di produzione e che le startup focalizzate esclusivamente sul software creeranno soluzioni che possono essere applicate a una vasta gamma di settori invece di concentrarsi su un singolo ambito verticale.

Il caso Italia: punti di forza di un sistema in ascesa 

L’industria italiana della robotica si è affermata come leader nel panorama europeo grazie all’innovazione tecnologica e alla capacità di adattarsi alle esigenze dei clienti. 

L’Italia, stando ai dati dell’ultimo rapporto di HowToRobot in collaborazione con UCIMA (Associazione Italiana Costruttori Macchine per l’Imballaggio), è infatti il terzo paese in Europa per la produzione di robot industriali, con una quota di mercato del 13%. 

E, soprattutto, è in cima alla classifica per aziende che forniscono soluzioni di automazione e robotica, davanti anche a Francia e Germania.

Il rapporto di HowToRobot, peraltro, fornisce una panoramica dei 651 fornitori di soluzioni per la robotica e l’automazione, distribuiti su 819 sedi in Italia, elencandoli come suddivisi in: 

  • 18 distributori;
  • 461 integratori;
  • 31 produttori di robot;
  • 141 fornitori di sottocomponenti.

Questi numeri, come abbiamo detto, posizionano l’Italia in cima alla classifica europea: in Francia, infatti, le aziende censite sono 628, mentre in Germania si attestano a 540.

Stando sempre ai dati rilasciati da HowToMarket, si evidenzia inoltre come l’automazione della movimentazione e del picking sia la tipologia di soluzione offerta dal maggior numero di fornitori di robot e automazione in Italia (355 aziende), seguita dall’imballaggio e dalla pallettizzazione (265 aziende) e dalla lavorazione e cesoiatura (196 aziende).

Uno dei principali punti di forza dell’industria è rappresentato dalle macchine per il confezionamento e l’automazione. L’Italia detiene infatti la quota più alta del mercato mondiale delle macchine per l’imballaggio con il 16,5% e un fatturato di 8,1 miliardi di euro nel 2021.

Secondo il rapporto di HowtoRobot, poi, tra i punti di forza dell’industria italiana dei robot e dell’automazione spicca la sua grande capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti della domanda

Le 15 startup europee più in vista del 2023

Un’interessante spaccato di come i grandi fondi di finanziamento stiano tenendo sotto stretto controllo le startup di robotica europee, è fornito da Sifted.

Sifted è il marchio multimediale leader per la comunità europea delle startup. Sostenuto dal Financial Times, e corroborato dalla presenza di giornalisti dedicati a questo mondo, setaccia l’Europa per produrre interessanti analisi di settore.

In uno dei suoi articoli, quello che vogliamo prendere in analisi, Sifted ha chiesto chi potrebbero essere le prossime stelle della scena tecnologica della robotica a investitori di Kineo Finance, Breega, NGP Capital e Picus Capital.

L’elenco delle 15 startup più in vista secondo questi investitori vogliamo riproporlo qui di seguito:

  1. Ascento Robotics (Svizzera)
    Fornisce robot per la sorveglianza autonoma all’aperto, attraverso un robot a due ruote per la sicurezza e l’ispezione degli asset esterni, riducendo i tempi di intervento e migliorando l’acquisizione dei dati;
  2. Framework Robotics (Germania)
    Fornisce veicoli subacquei non pilotati di alta qualità per l’ispezione e il monitoraggio delle infrastrutture subacquee. Grazie alla sua struttura modulare e stampata in 3D, la piattaforma robotica è versatile per diverse applicazioni subacquee;
  3. Olive Robotics (Germania)
    Offre componenti hardware robotici ri-programmabili per la creazione di robot personalizzati. Grazie alle partnership con università e allo sviluppo di quattro prodotti e un kit, semplifica l’integrazione e la creazione di soluzioni plug-and-play;
  4. Daedalus (Germania)
    Offre una piattaforma per ordinare parti di precisione prodotte da robot AI, soddisfacendo la domanda crescente in settori come l’aerospaziale e il settore medico, che affrontano una carenza di manodopera specializzata;
  5. Gravis Robotics (Svizzera)
    Sta sviluppando una piattaforma autonoma per veicoli e macchinari industriali pesanti, con l’obiettivo di migliorare sicurezza ed efficienza nei settori edili, minerari e agricoli, riducendo la dipendenza dalla manodopera umana;
  6. Torrmi (Regno Unito)
    Si propone di diventare un fornitore specializzato di componenti AI, hardware e software per l’industria della robotica. Offrirà componenti software riutilizzabili per i robot, con funzionalità di rilevamento automatico di bug e soluzioni per l’ottimizzazione delle prestazioni;
  7. Noyes Technologies (Germania)
    Il suo prodotto modulare, simile a quello di Ikea, offre ai clienti di tutte le dimensioni accesso a unità di scaffalature automatizzate convenienti, facili da mantenere e altamente scalabili;
  8. Cook-e (Francia)
    Ha creato un robot da cucina modulare per cucine professionali che affronta la carenza di personale nell’industria alimentare. Il robot pesa, mescola, cucina e si pulisce automaticamente, offrendo una soluzione versatile e conveniente;
  9. Grayscale (Regno Unito)
    Utilizza l’intelligenza artificiale e il calcolo neuromorfo per creare robot e software di  guida autonoma che reagiscono rapidamente a pedoni, ciclisti ed edifici;
  10. Keybotic (Spagna)
    I suoi robot a quattro zampe eseguono ispezioni industriali in siti pericolosi e forniscono mappature 3D senza intervento umano, migliorando la sicurezza dei lavoratori e riducendo l’impatto ambiental;
  11. Robeauté (Francia)
    È una startup medtech che sta creando un micro-robot di 1,8 mm per diagnosi e gestione delle malattie cerebrali in modo non invasivo. Il robot si muove nel cervello raccogliendo dati precisi per terapie in tempo reale, incluso il trattamento del Parkinson;
  12. Robco (Germania)
    Fornisce soluzioni di bracci robotici industriali modulari e a basso costo per le PMI, consentendo l’automazione di compiti manuali ripetitivi;
  13. Fruitcore robotics (Germania)
    Fornisce anche soluzioni flessibili di bracci robotici per le PMI, ma si concentra su soluzioni più convenienti e a bassa manutenzione. 
  14. Aerones — (Lituania)
    Offre un servizio di manutenzione e riparazione di turbine eoliche con robot, garantendo una manutenzione predittiva anche in condizioni ventose;
  15. Dexory (Regno Unito)
    Offre robot autonomi per la gestione dell’inventario nei magazzini, risolvendo problemi di quantificazione e localizzazione degli articoli con dati in tempo reale.

La rivoluzione robotica di TOD System

Dal reparto di ricerca e sviluppo di TOD System nasce il progetto todrobot

Frutto di questo lavoro è il mobile collaborative robot TR1, un robot autonomo e “ready to use” per il picking da pallet che rappresenta una vera rivoluzione nel settore. 

Composto da un braccio collaborativo, una navetta autonoma AMR e un telaio denominato TOD CASE, offre un nuovo concetto di organo di presa con la pinza e la telecamera 3D integrate (TOD GRIPPER). 

Il software di intelligenza artificiale (AI) implementato su TOD EDGE consente al TR1 di effettuare autonomamente il picking and place, muoversi in ambienti complessi in collaborazione con l’operatore umano e garantire velocità nell’esecuzione delle operazioni.

La crescente carenza di personale nei magazzini di logistica, dopotutto, spinge le aziende verso l’automazione, ma i costi elevati del riassetto strutturale e la mancanza di risorse impediscono a molte aziende di adottare soluzioni automatizzate. 

Il TR1 offre una soluzione economica e versatile, adattabile a diverse dimensioni di aziende e negozi automatizzati.

Una delle caratteristiche chiave del TR1, infatti, è la sua compattezza, che consente l’integrazione senza la necessità di modifiche strutturali nel layout del magazzino. 

Grazie all’AI, che ottimizza i percorsi e le operazioni di picking, la nostra soluzione riduce i consumi energetici, favorendo l’efficienza operativa e il risparmio energetico. 

TR1 è inoltre in grado di adattarsi a situazioni spaziali, interazioni e anomalie nella forma dei pacchi senza richiedere supervisione costante umana. 

Oltre al picking da pallet, però, il TR1 può estendere il suo campo di applicazione creando un nuovo concetto di magazzino h24, in cui i clienti possono ritirare la merce ordinata in qualsiasi momento. 

Il software processa l’ordine, il TR1 preleva il pacco dal pallet e lo consegna al cliente in un punto di prelievo.

L’introduzione del TR1 nel contesto lavorativo libera gli operatori umani da compiti ripetitivi, consentendo loro di dedicarsi a mansioni di livello superiore e aumentando il capitale umano specializzato.

Tutto nel pieno rispetto del nuovo paradigma di collaborazione uomo-macchina dettato dall’Industria 5.0

Inoltre, il software di gestione collegato in rete e il tracciamento in tempo reale delle informazioni provenienti dal TR1 consentono un controllo accurato del processo lavorativo e un miglioramento continuo grazie alla machine learning.

La tecnologia del TR1 ha già attirato l’attenzione dell’Italian Trade Agency e Ice, portando all’esposizione del robot in diverse fiere internazionali, dove ha suscitato interesse da parte di importanti aziende come Tetrapak, Esselunga e Farmaè

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