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ToggleIl 2023 potrebbe essere un anno chiave per la robotica collaborativa e per il settore dell’automazione industriale.
Non siamo noi a dirlo ma due colossi dell’industria robotica come OnRobot e Universal Robots, attraverso le dichiarazioni rilasciate da Enrico Krog, CEO di OnRobot, e Anders Beck, vice president, strategy and innovation di Universal Robots.
Tutto sta nell’ottimismo dettato dai recenti dati sulla robotica che si rivela in crescita, nonostante una situazione macroeconomica globale claudicante.
Per questo, in occasioni diverse, Krog e Beck hanno illustrato le loro previsioni sulle tendenze del settore proprio a partire dal 2023.
Il mercato della robotica collaborativa continua a crescere
Prima di illustrare le tendenze per il futuro prossimo della robotica collaborativa, partiamo da una breve illustrazione circa l’andamento e le proiezioni del mercato di riferimento.
Secondo alcuni dati elaborati dallo studio Global Collaborative Robots Market Size, Share & Industry Trends Analysis di ReportLinker, da qui al 2028 i l mercato globale dei robot collaborativi dovrebbero racimolare una crescita annua del 40,1%, arrivando così a raggiungere quota 10,8 miliardi di dollari.
A sostegno di questa teoria, intanto si affiancano i dati dell’International Federation of Robotics (IFR) che, nel 2021, hanno rilevato per la prima volta in assoluto il superamento del mezzo milione di installazioni di nuovi robot industriali.
Sempre la stessa IFR, inoltre, ha stimato che entro il 2025 potrebbe essere raggiunto l’obiettivo delle quasi 700.000 nuove installazioni annue.
Tutto questo, lo ricordiamo, in uno scenario globale appena uscito dallo scotto della pandemia da Covid-19 e ancora flagellato dalle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina
In Europa, è però bene sottolineare, proprio a seguito dei problemi di approvvigionamento legati soprattutto al conflitto russo-ucraino, il mercato sta anche vivendo una fase di reindustrializzazione.
È proprio in questo contesto che si verifica la sempre maggiore installazione di nuovi robot, soprattutto Cobot.
A motivare tale scelta c’è sicuramente il grande vantaggio della collaborazione tra esseri umani e Cobot, concetto fulcro della logica collaborativa. Questo permette di efficientare e ottimizzare lo svolgimento di attività ripetitive e pericolose nelle aziende e nelle industrie, permettendo al personale umano di potersi dedicare ad attività di maggior valore.
La sfida ora è dimostrare i vantaggi della collaborazione tra uomo e macchina in termini di sicurezza e facilità d’uso.
L’utilizzo dei Cobot, inoltre, favorisce il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia più pulite, spingendo sullo sviluppo sostenibile, tematica oggi molto cara agli imprenditori.
Le tendenze per la Robotica secondo Enrico Krog.
“La crescita sostenuta e inarrestabile di robot e cobot dimostra come siano qui per restare e contribuire a rendere i processi di industrializzazione più semplici, sostenibili e sicuri. Nei prossimi anni, vedremo come la congiunzione tra software e hardware si confermerà come trend poiché permette implementazioni più rapide, semplici e che assicurano un ROI più elevato per le aziende”
Queste le parole utilizzate dal CEO di OnRobot, Enrico Krog, che ha illustrato cinque trend chiave della robotica per il 2023:
- Reindustrializzazione dell’Europa.
Krog parte, dunque, da una tematica che abbiamo già citato nelle righe precedenti, definendo questa fase storica come un trend destinato a consolidarsi nei prossimi mesi e anni, con tassi di crescita sempre più sostenuti;
- Maggiore collaborazione.
La possibilità di una collaborazione tra uomo e macchine è ormai una realtà grazie ai Cobot. Per Krog, però, la sfida da affrontare è quella di riuscire a dimostrare e consolidare l’idea che le applicazioni robotiche sono in grado di portare vantaggi sia in termini di facilità d’uso che di sicurezza;
- Maggiore sostenibilità.
Anche qui torniamo a una tematica già citata, ovvero quella dello sviluppo sostenibile. Secondo Krog, infatti saranno proprio i robot e i Cobot a supportare questo percorso, favorendo l’utilizzo di energie più pulite.
- Maggiore penetrazione nel mercato.
Secondo Enrico Krog, nel 2023 i robot industriali e i Cobot saranno introdotti in un numero più ampio di settori e Paesi. Questo grazie a una sempre maggiore fiducia verso la tecnologia robotica.
- Convergenza di software e hardware.
In ultimo, il CEO di OnRobot ha parlato della sempre crescente combinazione di hardware e software, capace di consentire risparmio di tempo e denaro, in quanto sono gli stessi utenti a implementare l’applicazione in base alle loro esigenze del momento.
Le tendenze per la Robotica secondo Anders Beck.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo di molti tipi diversi di tecnologie di automazione. I progressi nella robotica, nell’apprendimento automatico e in altre tecnologie hanno decuplicato il ritmo di questo cambiamento. Mentre queste soluzioni promettono di cambiare o rivoluzionare il mondo degli affari, tutte le aziende tecnologiche soffrono dello stesso problema: non possono essere specializzate in tutto, e ciò vale anche per la robotica. Creare un sistema robotico richiede lo sviluppo di hardware, software, applicazioni, sensori e interfacce, solo per citare alcuni dei suoi elementi. Ecco perché il 2023 sarà l’anno delle soluzioni chiavi in mano.
Con queste parole l’esperto di innovazione di Universal Robots, Anders Beck, ha introdotto la prima delle cinque tendenze che ha previsto per la robotica nel 2023.
- Soluzioni sofisticate ma semplici.
Secondo Beck, dunque, il 2023 sarà anche l’anno di tutte quelle aziende specializzate nella creazione di nuove applicazioni e nuovi prodotti partendo dalla combinazione di tecnologie già esistenti. Grazie a questo lavoro, infatti, potranno essere fornite soluzioni complete per applicazioni comuni, con il risultato che l’automazione sarà sempre più sofisticata e semplice da usare;
- Sempre maggiore modularità.
Sebbene i robot tradizionali rimangano importanti in alcuni processi produttivi, secondo Beck anche le grandi aziende passeranno presto all’utilizzo di Cobot leggeri. Questo, appunto, per aumentare la modularità della loro produzione con soluzioni di automazione riconfigurabili.
- Aumento di payload e portata.
Tra le tendenze individuate da Beck, spicca poi l’aumento di payload e di portata dei robot collaborativi. Parliamo di una diretta conseguenza del precedente punto, in quanto l’aumento di grandi aziende interessate all’automazione con i Cobot, obbligherà inevitabilmente gli sviluppatori a pensare soluzioni per la gestione di carichi sempre più pesanti e con portate più lunghe.
- Maggiori installazioni di Cobot.
Al netto di una crescita leggermente rallentata nel 2022, causa incertezze globali e scarsità di componenti elettronici, Beck prevede una tendenza al rialzo nel 2023 per quanto riguarda l’automazione con Cobot. Questo, ha spiegato Beck, “perché le aziende di tutto il mondo stanno affrontando carenze di manodopera e di competenze – al netto di una – transizione verso l’Industria 5.0, dove lavorare a fianco dei cobot creerà un ambiente più incentrato sull’uomo, sostenibile e resiliente”.
- Maggiore dialogo tra sviluppatori e utilizzatori.
L’ultima delle tendenze individuata da Beck getta gli utilizzatori al centro dello sviluppo dei prodotti. Secondo l’esperto di UR, infatti, le aziende di robotica coinvolgeranno molto di più i clienti finali nello sviluppo del prodotto. La conseguenza? Un incremento, nel 2023, dei progetti di co-creazione in cui clienti e aziende di robotica collaborano allo sviluppo di soluzioni personalizzate.