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ToggleIl mercato della logistica conto terzi cresce del +2,8% rispetto al 2021, portandosi a valere ben 92 miliardi di euro, con le aziende che investono sempre di più in soluzioni per la Logistica 4.0.
È questo il dato emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Investimenti e collaborazione: la Logistica guida la sfida della capacità”, che si è tenuto il 16 novembre al MiCo – Milano Congressi.
Un risultato che segue il già ottimo incremento dell’anno precedente, quando il mercato della logistica era incrementato del +4,7%, e che risponde positivamente alle batoste dell’attuale contesto economico.
La Logistica e la risposta all’inflazione.
Quello della logistica è uno dei settori che meno ha risentito dei contraccolpi delle prime ondate Covid nel 2020, facendo addirittura segnare una forte ripresa dei volumi nel corso del 2021.
L’attuale contesto socio-economico ha però costretto il settore ad affrontare diverse criticità:
- aumenti dei costi operativi;
- scarsità di capacità operativa nel trasporto e nei magazzini;
- rallentamenti nelle supply chain internazionali;
- criticità a reperire energia e combustibili, con un conseguente forte aumento dei costi di funzionamento delle filiere.
L’inflazione, secondo i dati esposti durante il Convegno dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, avrebbe quindi portato una variazione negativa del fatturato del -5,2%.
La soluzione per saltare fuori a piè pari dal difficile contesto è offerta da Marco Melacini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics, che nel suo intervento al Convegno ha affermato che:
«Per uscire da questa situazione occorrono le capacità, in questo caso intangibili, dei manager, chiamati a trovare nuovi equilibri, nella valutazione degli investimenti necessari a introdurre soluzioni di Logistica 4.0 o di efficienza energetica, nella trasformazione dei processi e dei network logistici, nel potenziamento della collaborazione fra gli attori della filiera».
Logistica 4.0: Tre pilastri.
Digitalization, Automation, Analitycs.
Questi i tre progetti pilastro della la Logistica 4.0, individuati dalla ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”.
Secondo la ricerca, l’interesse principale per le aziende italiane sta andando verso soluzioni di Digitization, cioè tecnologie per la raccolta e la gestione di informazioni digitali.
Ben il 72% delle aziende ha infatti già realizzato almeno un progetto in questo ambito.
Emerge poi una buona diffusione dei progetti di Automation, avviati dal 32% delle aziende italiane. Questi consentono di automatizzare le attività logistiche, come magazzini automatizzati dotati di sensoristica avanzata o soluzioni basate su flotte di mobile robot per la movimentazione dei materiali.
Infine, si evidenzia l’emergere di interesse nei confronti di progetti, soprattutto pilota, in ambito di Analytics.
È il 14% delle aziende italiane ad essersi già mossa in questa direzione.
Parliamo, in questo caso, di analisi dei dati, attraverso software big data, che consentono anche di produrre previsioni con artificial intelligence o simulazioni basate su dati real-time.
Il mercato della Logistica conto terzi.
Tra i dati più rilevanti emersi nel corso del Convegno, spicca infine la continua crescita della terziarizzazione.
Nell’ultimo anno con dati disponibili a consuntivo, il 2020, il valore del mercato della Logistica conto terzi è stato di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della Logistica in Italia.
Le previsioni dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” parlano però di un ulteriore incremento entro la fine del 2022, nonostante il forte aumento dei costi dei fattori produttivi del 2021, acutizzatosi durante quest’anno.
Per darne i margini ci affidiamo al nuovo Transport Index, ovvero l’indice elaborato dall’Osservatorio per monitorare l’andamento mensile del mercato, differenziando per modalità di acquisto (Contract o Spot).
Tre le impennate dei costi rilevate nel 2022 per la Contract Logistics:
- a marzo (+5,1% rispetto a gennaio);
- a giugno (+8,7%),
- a luglio (+9,2%).
Aumenti dovuti soprattutto ai carburanti, ma anche alle condizioni di mercato e alla mancanza di equilibrio tra domanda-offerta.
L’andamento della curva di acquisto Spot, secondo l’Osservatorio, avrebbe però valori ancora più elevati.