Incentivi Industria 4.0

La quarta rivoluzione industriale è già iniziata. Non restare indietro… e occhio agli incentivi!

Già nel 2016, in Italia, è stato varato il Piano Nazionale Industria 4.0 che, da febbraio 2021 è stato esteso e reso maggiormente fruibile, diventando piano Transizione 4.0, per sostenere le imprese italiane offrendo incentivi e strumenti utili per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale. Misure, queste, alle quali nel 2022 se ne sono aggiunte di nuove, potenziando quelle già riconosciute come efficaci.

La manovra governativa consente, nello specifico, di accedere al bonus Transizione mediante credito d’imposta, per investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali, funzionali alla transizione 4.0 dei processi produttivi, con le seguenti aliquote:

Beni materiali, per il 2022:

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni;
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni e fino al limite di costi ammissibili pari a 10 milioni;
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni.

— Dal 2023 al 2025:

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Beni strumentali immateriali: 

  • Fino al 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
  • Per il 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
  • Per il 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

Anche per gli investimenti nella formazione 4.0 del personale sono previsti incentivi pari al:

  • 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300 mila euro per le piccole imprese
  • 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le medie imprese
  • 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, il credito d’imposta è infine riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 20% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro. Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.

Nell’ambito del PNRR,  inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico è titolare di 10 progetti di investimento per i quali si prevede l’impiego di risorse comunitarie per un importo complessivo di 8,161 miliardi, alle quali si aggiungono 6,88 miliardi di risorse nazionali stanziate nell’ambito del Fondo complementare.

Grazie a queste importanti agevolazioni, è possibile accedere ai servizi di Noitech e alle soluzioni robotiche altamente innovative di TOD System, usufruendo di un importante sgravio sulle spese da sostenere per traghettare la tua impresa nella quarta rivoluzione industriale!

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